SONDAGGIO BIDIMEDIA NOVEMBRE 2016 – Referendum ed Elezioni Politiche: come voteranno gli Italiani?

In leggera ripresa l’affluenza per il voto alle politiche, almeno secondo quanto fotografato dal Sondaggio Bidimedia di novembre: oggi si recherebbero alle urne il 63% degli aventi diritto al voto, ma tra essi è alto il tasso di indecisione.

 

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Il Partito Democratico continua a condurre la partita rafforzandosi come primo partito al 32,7%. Il dato si fa sensibilmente più alto nelle regioni appenniniche, storicamente vicine ad esso, mentre si fa più basso al sud. Insegue al 27% il Movimento 5 Stelle che cresce di poco più di mezzo percentuale, ma si mantiene ancora distante dal primo posto. La forza del M5S deriva principalmente dal sud dove veleggia intorno al 30%, mentre è più debole al nord.

Nel centrodestra si rafforza Forza Italia mentre perde terreno, sondaggio dopo sondaggio, la Lega Nord di Matteo Salvini. Inchiodati al 3% gli altri due partiti dell’area: Alleanza Popolare – NCD e Fratelli d’Italia. Da segnalare un ottimo risultato di Forza Italia al sud dove si attesterebbe intorno al 18%.

Ad oggi, in considerazione della legge elettorale vigente, al ballottaggio andrebbero il PD e il M5S. Nel caso di un listone unico di centrodestra (escludendo, al momento, i centristi), la lotta per il secondo posto si farebbe più serrata, con il cdx al 27,6% (ipotizzando che tutti gli elettori dei 3 partiti dell’area votino compattamente il listone) e il Movimento al 27.

Nella cartina seguente segnaliamo il primo partito nelle sei aree considerate (Nord est, Nord ovest, Zona rossa, Centro Sud, Sud e Sicilia). L’intensità del colore utilizzato sottolinea il margine di vantaggio sul secondo. Le sfumature del rosso segnalano un vantaggio del PD, mentre i colori sul giallo segnalano un vantaggio del M5S. L’Italia appare spaccata in due.

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Abbiamo anche chiesto ai rispondenti l’intenzione di voto al referendum costituzionale del 4 dicembre. Partiamo dall’affluenza: dichiara di volersi recare sicuramente alle urne il 54,5%  degli aventi diritto al voto.

Tra questi, non tutti hanno ancora le idee chiare su cosa votare: la percentuale degli indecisi è stimata intorno al 10%. C’è poi ancora un 10% degli aventi diritto che non ha ancora deciso se recarsi al voto e, nel caso, cosa votare. Quindi, in definitiva, abbiamo un 50% di elettori che hanno già deciso se e cosa votare e un ulteriore 15% di indecisi. La percentuale di astensionisti certi è quindi il 35%. Inoltre, l’affluenza risulta significativamente più alta al nord rispetto al sud.

Il NO risulta in vantaggio al 52,3% contro il 47,7% del SI’. Osserviamo che il gap NO-SI’, rispetto al mese di ottobre, si è ridotto da 7 a 4,6 punti. In altri termini, l’aumento dell’affluenza ha comportato una significativa diminuzione del vantaggio del NO.

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