Sondaggi d’America – USA – si avvicinano le convention repubblicana e democratica

USA – I possibili VP di Trump e Clinton
Salve amici. Mancano 2 settimane alla convention repubblicana di Cleveland, Ohio (dal 18 al 21 luglio) e 3 settimane alla convention democratica di Philadelphia, Pennsylvania (dal 25 al 28 luglio).
Trump, che inizialmente aveva programmato l’annuncio del candidato alla vicepresidenza alla convention, potrebbe annunciare il suo “running-mate” a partire dai prossimi giorni.
Vediamo quali sono i favoriti per il ruolo di VP di Trump con i relativi pro e contro:
– Newt Gingrich. Ex speaker della Camera dei Rappresentanti, candidato alle primarie repubblicane del 2012.
PRO: “ponte” tra Trump e l’establishment, ha esperienza, è stato amichevole verso Trump fin dall’inizio delle primarie, è un conservatore accettabile dalla base.
CONTRO: non inspira entusiasmo, ha attaccato Trump in alcune occasioni.
– Chris Christie. Governatore del New Jersey, candidato alle primarie repubblicane del 2016.
PRO: “ponte” tra Trump e l’establishment, ha buone qualità nell’interagire con le persone, è conosciuto, può aiutare Trump in stati competitivi del Nordest (Pennsylvania, New Hampshire), ha appoggiato Trump subito dopo il suo ritiro nelle primarie.
CONTRO: è’ troppo moderato per la base, è stato protagonista di scandali di corruzione, non è molto popolare, proviene dal New Jersey (non uno stato competitivo, anzi non è popolare nel suo stato).
– Jeff Sessions. Senatore dell’Alabama.
PRO: è’ stato alleato di Trump fin dall’inizio, ha esperienza, può andare bene alla base.
CONTRO: troppo conservatore, proviene da uno stato non competitivo, sconosciuto ai più.
– Bob Corker. Senatore del Tennessee.
PRO: “ponte” tra Trump e l’establishment, ha esperienza, persona tranquilla a basso rischio di gaffes, esperienza in politica estera.
CONTRO: non ispira entusiasmo, viene da uno stato non competitivo, sconosciuto ai più.
– Mike Pence. Governatore dell’Indiana.
PRO: Proviene da uno stato del Midwest (dove Trump vuole fare bene), va bene all’establishment.
CONTRO: è in corsa per vincere un nuovo mandato a novembre ma non può correre per 2 cariche (dovrebbe rinunciare a correre come governatore), è stato soggetto di polemiche per una legge considerata anti-gay, non è molto conosciuto.
– Richard Burr. Senatore del North Carolina.
PRO: “ponte” tra Trump e l’establishment, ha esperienza, persona tranquilla a basso rischio di gaffes, proviene da uno stato che potrebbe essere competitivo per Trump.
CONTRO: è in corsa per vincere un nuovo mandato a novembre (dovrebbe correre per 2 cariche mettendo a rischio il suo seggio per i repubblicani), non ispira entusiasmo, poco conservatore per la base, sconosciuto ai più.
– Tom Cotton. Senatore dell’Arkansas.
PRO: E’ popolare nella base repubblicana, ispira entusiasmo.
CONTRO: ha poca esperienza (eletto nel 2014), proviene da uno stato non competitivo, forse troppo conservatore, non molto conosciuto.
– Joni Ernst. Senatrice dell’Iowa.
PRO: accettabile per la base repubblicana, è donna (aggiunge diversità al ticket), ispira entusiasmo, proviene da uno stato competitivo per Trump.
CONTRO: ha poca esperienza (eletta nel 2014), forse troppo conservatrice, non molto conosciuta.
– John Thune. Senatore del South Dakota.
PRO: “ponte” tra Trump e l’establishment, ha esperienza, persona tranquilla a basso rischio di gaffes.
CONTRO: è poco conosciuto, non ispira entusiasmo, proviene da uno stato non competitivo per Trump.
– Mary Fallin. Governatrice dell’Oklahoma.
PRO: accettabile per la base repubblicana, è donna (aggiunge diversità al ticket).
CONTRO: sconosciuta, proviene da uno stato non competitivo.
– Scott Brown. Ex senatore del Massachusetts.
PRO: “ponte” tra Trump e l’establishment, può aiutare Trump in stati competitivi del Nordest (Pennsylvania, New Jersey), ha appoggiato Trump fin da subito.
CONTRO: è’ troppo moderato per la base, si è candidato per essere senatore del New Hampshire nel 2014 (ha cambiato stato) senza avere successo.
– Rick Scott. Governatore della Florida.
PRO: può aiutare Trump in Florida, ha appoggiato Trump da molto tempo.
CONTRO: non molto popolare in Florida, non è molto conosciuto.
– Marsha Blackburn. Rappresentante del Tennessee.
PRO: accettabile per la base repubblicana, è donna (aggiunge diversità al ticket), ha esperienza.
CONTRO: sconosciuta ai più, proviene da uno stato non competitivo per Trump.
Passiamo ai possibili VP di Hillary Clinton.
– Tim Kaine. Senatore della Virginia.
PRO: proviene da uno stato competitivo per la Clinton, ha esperienza, il suo sostituto al Senato verrebbe nominato dal governatore democratico.
CONTRO: non inspira entusiasmo (specialmente tra le minoranze), troppo moderato per gli elettori di Sanders.
– Julian Castro. Segretario dell’Housing and Urban Development.
PRO: ispanico (potrebbe far guadagnare molti voti tra le minoranze), volto giovane, aggiunge diversità al ticket.
CONTRO: non ha molta esperienza, proviene da uno stato (il Texas) non competitivo per i DEM.
– Sherrod Brown. Senatore dell’Ohio.
PRO: proviene da uno stato competitivo, perfetto per attrarre gli elettori di Sanders.
CONTRO: troppo di sinistra, poco conosciuto, il suo sostituto al Senato verrebbe nominato dal governatore repubblicano.
– Elizabeth Warren. Senatrice del Massachusetts.
PRO: perfetta per attrarre gli elettori di Sanders, conosciuta, popolare nella base, protagonista di attacchi efficaci contro Trump.
CONTRO: troppo di sinistra, il suo sostituto al Senato verrebbe nominato dal governatore repubblicano.
– Ken Salazar. Ex segretario degli Interni ed ex senatore del Colorado.
PRO: proviene da uno stato competitivo per la Clinton, è ispanico, aggiunge diversità al ticket.
CONTRO: sconosciuto ai più, non ispira entusiasmo, troppo moderato.
– Al Franken. Senatore del Minnesota.
PRO: proviene dal Midwest, può attrarre gli elettori di Sanders, sarebbe efficace negli attacchi contro Trump, il suo sostituto al Senato verrebbe nominato dal governatore democratico.
CONTRO: poco conosciuto, non ispira entusiasmo tra le minoranze.
– Amy Klobuchar. Senatrice del Minnesota.
PRO: popolare senatrice dal Midwest, il suo sostituto al Senato verrebbe nominato dal governatore democratico.
CONTRO: poco conosciuta, non ispira entusiasmo tra le minoranze.
– Deval Patrick. Ex governatore del Massachusetts.
PRO: afro-americano (potrebbe far guadagnare voti tra le minoranze), dinamico.
CONTRO: alcuni suoi provvedimenti (record di governo) hanno suscitato polemiche.
– Cory Booker. Senatore del New Jersey.
PRO: afro-americano, giovane, dinamico.
CONTRO: il suo sostituto al Senato verrebbe nominato dal governatore repubblicano.
– Mark Warner. Senatore della Virginia.
PRO: proviene da uno stato competitivo, ha esperienza, è rispettato.
CONTRO: non un buon colpo per attrarre gli elettori di Sanders, è andato vicino a perdere la sfida per il senato nel 2014 nella quale era il grande favorito.
– Tom Perez. Segretario del Lavoro.
PRO: ispanico, ha esperienza.
CONTRO: sconosciuto ai più.
– Evan Bahy. Ex senatore dell’Indiana.
PRO: ha esperienza, potrebbe mettere in gioco l’Indiana, proviene dal Midwest.
CONTRO: troppo moderato.
– John Hickenlooper. Governatore del Colorado.
PRO: proviene da uno stato competitivo.
CONTRO: non conosciuto, ispira poco entusiasmo.
– Terry McAuliffe. Governatore della Virginia.
PRO: proviene da uno stato competitivo, da sempre legato ai Clinton.
CONTRO: poco conosciuto.
– Martin Heinrich. Senatore del New Mexico.
PRO: giovane, proviene dal West, popolare tra gli ambientalisti.
CONTRO: non conosciuto, poca esperienza, il suo sostituto al Senato verrebbe nominato dal governatore repubblicano, proviene da uno stato non competitivo.
– Tom Vilsack. Segretario dell’Agricoltura, ex governatore dell’Iowa.
PRO: proviene da uno stato competitivo, ha esperienza.
CONTRO: sconosciuto, non ispira entusiasmo.
Infine, aggiornamento sui sondaggi nazionali. Trump guadagna qualcosa sulla Clinton nella sfida a due. Situazione stabile nei sondaggi che includono anche il libertario Johnson e la verde Stein.
Per oggi è tutto. Vi invitiamo a seguire il nostro account twitter.com/BidimediaUSA che vi terrà aggiornati con risultati, sondaggi, notizie e molto altro.