Voci dal Conclave – Roma

Corse Clandestine – vaticanisti di Trieste

Corse Clandestine – Questa domenica non sarà importante solo per quei milioni di cittadini italiani che eleggeranno i propri sindaci in occasione delle elezioni amministrative 

Sarà anche e soprattutto la domenica in cui si rinnoverà il mandato di alcune delle più importanti conferenze episcopali italiane. Di Milano abbiamo già parlato: occupiamoci ora di una sfida se possibile ancor più suggestiva, quella per la carica di cardinale vicario di Roma, che cade proprio nell’anno del Giubileo voluto da Papa Francesco.

Anche in questo caso siamo a darvi conto di conteggi provenienti direttamente dal pallottoliere del prestigioso centro studi vaticanisti con sede a Trieste. Non tragga in inganno la distanza geografica tra la sede dell’osservatorio suddetto e la sede della corsa oggetto di vaticinî: gli esperti giuliani sono rinomati per la loro professionalità, al punto da esser sovente interpellati proprio dal noto e potente primate d’Italia.

La contesa a Roma vede almeno cinque soggetti in corsa in grado di aspirare ad un risultato dignitoso. Vediamo chi sono:

Sorella Vergine fa parte del movimento ecclesiale che si ispira al noto e spassosissimo camerlengo di Genova, ed è particolarmente devota (come lascia immaginare il suo nome) alla Madonna. Un po’ a sorpresa – vista la diffidenza che da sempre accompagna le donne all’interno del mondo canonico – è la favorita di questa competizione. Il pallottoliere triestino sostiene che ben 29 parrocchie della Capitale sono pronte ad appoggiare la sua nomina.

Alle sue spalle la competizione è parecchio serrata: il primo degli inseguitori sarebbe frate Bobo, mite esponente della corrente progressista, noto per le sue meditazioni accompagnate da lunghi digiuni. Secondo quanto si sussurra negli ambienti ecclesiastici, avrebbe il forte appoggio nientemeno che del primate fiorentino, non sorprende quindi trovarlo accreditato dell’appoggio di ben 26 parrocchie.

Anche la Fratellanza degli italiani devoti, tradizionalmente molto ben radicata a Roma, appoggia una donna: si tratta di Sora Giorgia, fin da giovanissima militante nelle file dei Giovani della Fede, frangia piuttosto “destrorsa” – se così si può dire – del mondo cattolico. La combattiva Sora Giorgia avrebbe con sé 22 parrocchie pronte a supportarla, non troppo distante quindi da Frate Bobo.

Un po’ più staccato è invece don Marchino, che pur senza avere organizzazioni ecclesiastiche alle spalle ha infine incassato l’appoggio dell’anziano prelato di Monza e Brianza, che conserva ancora un certo seguito tra i fedeli. Don Marchino ha puntato molto sull’Amore (in Cristo) e Libertà (per Cristo), e con questo suggestivo messaggio avrebbe conquistato ben 17 parrocchie.

Oltre a questi 4, è in corsa anche il mai domo padre Stefano, che ha dovuto affrontare qualche udienza in più del previsto per farsi ammettere alla competizione, ma ha visto infine esaudite le sue preghiere. Purtroppo gli osservatori giuliani gli attribuiscono solo 3 parrocchie, ma il suo ruolo potrebbe essere comunque importante.

Corse Clandestine – Infatti, per ottenere la carica di cardinale vicario di Roma è necessario avere l’appoggio di almeno 50 parrocchie. Consapevoli di questo, e del fatto che nessuno dei principali candidati è sufficientemente vicino a questa soglia, i vaticanisti di Trieste hanno effettuato un conteggio anche su un eventuale ballottaggio tra quelli che al momento risultano essere i primi due candidati in lizza, ossia frate Bobo e sorella Vergine. Da questo conteggio emerge che quest’ultima prevarrebbe sul suo sfidante per 52 parrocchie a 48. Si tratta di un distacco non molto ampio, e potrebbero essere decisivi gli appelli dei candidati eventualmente esclusi dopo l’eventuale, prima fumata nera – a cominciare proprio da padre Stefano.

Fonte: http://www.youtrend.it/