Comunali 2016 – Sondaggio Ipsos – Milano

Comunali 2016 – Ipsos
Comunali – Corriere – Ai blocchi di partenza i due principali schieramenti si equivalgono: senza menzionare candidati e liste il 27% dichiara che voterebbe per un candidato di centrosinistra (+1% rispetto al mese scorso) e il 26% per uno di centrodestra (-1%).
Il gradimento di Sala e Parisi si equivale, dato che entrambi sono apprezzati dal 54% di coloro che li conoscono, mentre i critici rappresentano il 46%. Al primo turno oggi Sala prevarrebbe su Parisi 38,8% a 37,1% con un vantaggio (+1,6%) quasi identico a quello registrato in aprile (+1,7%). A seguire Corrado con il 17% e Rizzo con il 3,9%. Gli altri candidati, tutti insieme, raggiungono il 4,2%. Astensione e indecisione sono in aumento (+3,2%), come spesso accade all’approssimarsi della data delle elezioni, quando molti cittadini (soprattutto quelli più distanti dalla politica) iniziano ad informarsi ma si mostrano incerti su chi votare.
Al ballottaggio si conferma il testa a testa: al momento Sala prevale su Parisi (51,2% a 48,8%), con un vantaggio (2,4%) che si è leggermente ridotto rispetto ad aprile, quando era pari a 3,2%. È interessante analizzare le preferenze al secondo turno degli elettori dei candidati che risulterebbero esclusi dal ballottaggio: due terzi dei sostenitori di Corrado (65,7%) manifesta l’intenzione di astenersi mentre i restanti elettori privilegerebbero Parisi (20,6%) a Sala (13,7%). Tra gli elettori di Rizzo gli astenuti al secondo turno sarebbero molti meno (32%) e la maggioranza voterebbe per Sala (60%) rispetto a Parisi (8%).
Da ultimo i partiti. Anche in questo caso aumenta l’astensione e l’indecisione (da 40,6% a 42,3%).
Il Pd si conferma in testa con il 23%, seguito dal M5s (19,3%), dalla Lega Nord (15,6%) e da Forza Italia (10,2%). A seguire, Sinistra per Milano (6%) e le due liste dei principali candidati appaiate al 5,9%. Milano in comune si attesta al 3,4%, Fratelli d’Italia al 2,8% e Milano popolare all’1,8%. Ogni confronto con i precedenti sondaggi risulta difficile per la presenza delle liste civiche di appoggio ai candidati che nel corso della campagna assumono maggiore notorietà e fisionomia drenando o cedendo voti ai partiti principali.
Sommando i voti delle liste che sostengono Sala e Parisi il risultato appare in bilico: il centrodestra raggiunge il 36,3% e il centrosinistra il 36,1%. Insomma, Sala è in vantaggio ma la partita sembra aperta, non fosse altro che per la percentuale di indecisi.