Verso le Europee 2014: l’attuale composizione del Parlamento Europeo

Con l’avvicinarsi del voto europeo può essere utile scattare una fotografia dell’attuale composizione del parlamento di Strasburgo, per gruppo e partito nazionale.

All’indomani delle elezioni del 2009 i 736 eurodeputati eletti così si divisero:
Popolari                                               265
Socialisti e Democratici                 184
Liberali                                                  84
Verdi e Regionalisti                          55
Conservatori                                       54
Sinistra Radicale                                35
Euroscettici                                         32
Non Iscritti                                          27

Tale ripartizione va intesa come adesione al gruppo parlamentare e non come appartenenza al partito/i europei ai quali quel gruppo parlamentare fa riferimento.

Contestualmente vennero anche eletti 18 membri osservatori che sarebbero diventati deputati a pieno titolo nel caso in cui il Trattato di Lisbona fosse stato approvato da tutti i paesi aderenti.
Di questi 18 osservatori (poi divenuti deputati effettivi nel dicembre 2011) la composizione era la seguente:
Popolari                                                  8
Socialisti e Democratici                    5
Verdi e Regionalisti                            2
Conservatori                                         1
Non Iscritti                                            2

Nel corso dei cinque anni si sono verificati diversi cambiamenti: oltre appunto ai nuovi 18 deputati si sono aggiunti 10 seggi per l’ingresso della Croazia (inizialmente come osservatori e poi a pieno titolo dopo le elezioni dell’aprile 2013, 5 PPE, 5 PSE, 1 Sinistra, 1 Conservatori). Inoltre si sono verificati cambi di casacca e spostamenti vari:
Popolari                                              +1 deputati (1 dai Non Iscritti)
                                                               -5 deputati (1 ai Liberali, 1 agli Euroscettici, 3 ai Conservatori)   
Socialisti e Democratici                +4 deputati (1 dai Verdi, 2 dai Liberali, 1 dai Non Iscritti)
                                                               -3 deputati (2 ai Non Iscritti, 1 ai Verdi)
Liberali                                                +2 (1 dai Popolari, 1 dai Non Iscritti)
                                                               -3 (2 ai Socialisti, 1 Non Iscritti) 
Verdi e Regionalisti                        +2 (1 dalla Sinistra, 1 dai Socialisti)                                                         
                                                               -1 (ai Socialisti)
Conservatori                                     +6 (3 dai Popolari, 3 dagli Euroscettici)                                                 
                                                               -5 (-5 agli Euroscettici)                                                                                
Sinistra                                                -1 (ai Verdi)       
Euroscettici                                       +8 (5 dai Conservatori, 1 dai Popolari, 2 dai Non Iscritti)                                                                                                                                                                                                           -9 (6 ai Non Iscritti, 3 ai Conservatori)                                                  
Non Iscritti                                         +9 (6 dagli Euroscettici, 2 dai Socialisti, 1 dai Liberali)
                                                                 -5 (1 ai Socialisti, 1 ai Liberali, 2 agli Euroscettici, -1 Popolari)

Alcune note per leggere la composizione:

– sono colorati di grigio quei partiti o singoli componenti che aderiscono ad un determinato gruppo ma non fanno formalmente parte (come membri o osservatori) dei relativi partiti
– i nomi in corsivo si riferiscono a deputati eletti come indipendenti o che hanno lasciato il loro partito
– i nomi dei partiti fra parentesi fanno riferimento a movimenti minori federati con partiti più grandi
(esempio Mastella dell’UDEUR che ha aderito a FI)
– László Tokes eletto in Romania come indipendente poi UMDR-RMDSZ ha aderito alla Fidesz ungherese
– Laurence Stassen eletta per il PVV in Olanda è candidata nel Regno Unito nel movimento “An independence from Europe”
– in vista della campagna elettorale ci sono deputati che hanno cambiato partito pur rimanendo nel gruppo attuale. Qualche esempio: Arsenis eletto nel PASOK, ancora membro del PSD ma candidato con Syriza. Oppure il polacco Kaminski, candidato con il partito del premier Tusk che aderisce al PPE, formalmente iscritto al gruppo Conservatore. O ancora la greca Tzavela, ex LAOS, ora candidata con ND del premier Samaras ma ancora iscritta al gruppo euroscettico. Infine Bonanini, indipendente PD, passato al Misto e candidato con FI e l’austriaca Werthmann, eletta nel 2009 con la lista HPM ed ora candidata con la destra dello BZO.

 

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Fabio Morgano

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